Fuori è ancora buio: il caldo soffocante non ha però smesso di attanagliare la città e certe volte gli fa sentire la testa che gira e gli arti troppo leggeri.
Se qualcuno gli avesse detto che avrebbe passato la maggior parte del suo tempo libero sottoterra probabilmente avrebbe riso, e ridacchia tuttora al pensiero.
Chissà che tempo fa ad Houston.
La mano corre al cellulare e cerca il numero di quello che è segnato come "Signol Li" prima che si blocchi, sospiri e posi nuovamente il telefono da dove l'ha preso, con un guizzo di solitudine in più.
Ha un sacco di tempo per pensare, eppure non ha la consueta sensazione di annegare. Quell'angolino nero e ribollente c'è sempre, ma ci sono giorni in cui fa meno paura.
Ancora una volta, Brendan pensa quanto sia assurdo che l'emozione di cui si stupisce più spesso è proprio lo stupore.
E' quasi come meravigliarsi di essere vivi, e forse non è troppo diverso dalla realtà dei fatti.
Si stupisce di come si ricordi ancora come giocare sotto una pioggia che si asciuga troppo in fretta. Si stupisce quando si sveglia e ha la consapevolezza di non essere solo.
Si stupisce di sapere come si bada ai lividi, e soprattutto si stupisce di farlo.
Si stupisce delle chiacchiere, e anche dei silenzi. Del contatto e della lontananza.
Si stupisce perchè a volte è facile come se il cuore pesasse meno di una piuma, altre volte è come inoltrarsi in un labirinto di rovi e bisogna fare tanta cautela per non graffiarsi con le spine.
Anche in quei momenti non riesce a trovare motivi che gli suggeriscano di mollare. Vale la pena continuare, in qualunque modo finisca.
Perchè è vivo, anche se continua a non riconoscersi quando si guarda allo specchio. Perchè sono vivi entrambi: forse a pezzi, ma sono vivi.
Perchè ogni tanto si dimentica del sapore di cenere in fondo alla gola.
Non si allarma quando i sistemi d'allarme notificano pigramente un ingresso autorizzato.
Quando si gira c'è lei, e la prima cosa che vede quando si toglie il casco della Suit è una cascata di capelli scuri e l'espressione beffarda.
Si stupisce.
E sorride.
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