domenica 21 ottobre 2018

Multiverso


"Cos'è?"
                                                                                    "Una torta. Coraggio, mangia."
"Ma tutta? Hai preso solo una fet..."
                                                                                    "Mangia"
"...Ma"
                                                                                      "Mangia!"



Il mondo non è un bel posto, e Brendan se ne è accorto piuttosto presto, nel momento in cui la testa gli veniva spaccata dalle sprangate di un gruppo di teppisti intraprendenti.
In effetti, il pianeta Terra, quel pianeta tra tutti, quel Multiverso tra tutti, è un posto davvero, davvero bizzarro.

E' un pianeta in cui l'esercito gira a piede libero con licenza di uccidere. E' il posto in cui donne innocenti vengono vendute a persone prive di scrupoli, e imprigionate per obiettivi disgustosi. E' il pianeta in cui si viene messi in carcere per un gene in più, dove si combatte strada per strada, centimetro per centimetro, idea per idea.
Sulla Terra la gente muore per un respiro sbagliato.


Eppure...
Su quello stesso pianeta , anche nello stesso momento forse, ci sono cose belle, ed a volte è come sentire la primavera nella testa, come se il petto si aprisse per respirare aria leggera.

Una torta divisa, un po' a forza. Entrare nuovamente in vecchi abiti.
Riuscire a guardarsi nuovamente nello specchio e non vedere solo ombre.
Il peso leggero di un gatto sul petto. Tornare a casa e accoccolarsi a qualcuno quando fa freddo. La semplice presenza, anche se non ci sono parole. Un bacio di buonanotte e la confusione di un bacio al risveglio.
Riscoprire, e riscoprirsi capaci di cose che si erano dimenticate.
Progetti in comune, e il terrore buono che viene dal rendersi conto che c'è qualcosa oltre l'orizzonte, e quel qualcosa non è solo guerra.

Forse è ora di fare pace con il passato.
Soprattutto quello, parti belle e parti brutte. Andare avanti non è una prospettiva così terribile ora.

Brendan resta sveglio e guarda Andrea, le accarezza assente i capelli, e altrettanto assente continua a sorridere.
A volte la felicità è così semplice, e sta in un singolo gesto.

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