sabato 24 febbraio 2018

Rebound

La prima cosa che fa dopo aver cercato Flora ed Alex, dopo aver impedito loro all'ultimo secondo, con un abbraccio spaccaossa, di uscire dal territorio sicuro di Groundwater con la disperazione di chi presagisce altre disgrazie, è quella di portarli al sicuro.

Il seminterrato della fabbrica che ha scelto come rifugio è intiepidito dalla stufa che è riuscito a rimediare, e i due bambini si addormentano subito, stremati da due giorni di ansia e lacrime.
Brendan, invece, non chiude occhio, il cosmo ancora negli occhi e la mano che va al collo, a tirare un collare invisibile, a tenere insieme la polvere.

Effie. La ragazza coi capelli mezzi rasati, l'altra ragazza. Il medico. Climber.
Gli altri torneranno. Torneranno, davvero?
Eppure era sicuro fosse passata una settimana. Davvero il buio e il terrore dilatano così tanto la percezione del tempo?
Che cosa ha visto davvero?
Gli fa male la testa, ma è un dolore sopportabile, si sente debole come un gattino. Ma non importa.
Non sa se puzza di discarica o sa ancora di profumo. La doccia bollente permette di schiarirgli un po' i pensieri.
Dopo comincia ad impacchettare cioccolato, tutto il cioccolato che ha. Non si sa mai in fondo.

Di due cose è sicuro.

Ammazzerà Genosha.
E troverà l'Uomo Falco.


Le mie mani intorno alle vostre gole, stronzi.